Sta girando da un po’ di tempo su facebook una moderna
catena di sant’Antonio, chiamata Positivity
challenge. La persona “nominata” o, in questo caso taggata, deve scrivere
per cinque giorni tre cose positive
che sono successe durante la giornata, invitando a sua volta altre due persone
a farlo.
Il compito è molto semplice
e potrebbe sembrare quasi banale, ma questo piccolo giochetto può essere molto più utile di quanto sembri. Dovendo
trovare ogni giorno tre cose belle che ci sono capitate ci “costringiamo” a
fermarci a riflettere, a rivivere la nostra giornata, a vedere
ciò che è stato positivo e ciò che è
stato negativo, i risultati raggiunti o gli errori fatti. In tal modo, da un lato,
possiamo diventare consapevoli di
alcuni aspetti che per via della frenesia di questo mondo spesso tendono a
sfuggirci, dall’altro possiamo anche dedicare
a noi stessi cinque preziosissimi minuti, cosa che spesso dimentichiamo di
fare.
La vera sfida
ora è non limitarsi a farlo per cinque giorni e su un social network (che rende
il tutto molto poco intimo e riservato), ma trasformare questo semplice
esercizio in un’abitudine quotidiana.
Prendiamoci un quadernetto da tenere
sul comodino e ogni sera, prima di andare a dormire, concediamoci cinque minuti
per trovare tutti i lati positivi delle
ultime 24 ore. Ci aiuterà a vedere come anche quella che ci può sembrare una pessima
giornata, possa nascondere piccoli gesti,
momenti o persone che ci strappano un sorriso o che ci fanno stare meglio. E chi lo dice che non ci
aiuta anche ad avere sonni migliori?
Non pensare “sì dai, domani lo faccio”, inizia stasera, inizia ora se hai già qualcosa di bello da scrivere. La sfida adesso non è
con i tuoi amici di facebook, è con te
stesso! Se hai dimostrato agli altri che lo puoi fare per cinque giorni,
dimostra a te stesso che lo puoi fare per
un mese, nell’intimità del tuo quadernetto.
Foto da Google immagini
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