martedì 29 marzo 2016

Bambini chiusi in casa come (o peggio) dei carcerati

Secondo uno studio inglese il tempo che i bimbi passano all’aria aperta negli ultimi anni si è ridotto drasticamente, tanto da poter sostenere che il 74% dei bambini dai 5 ai 12 anni passa meno tempo all’aria aperta di quanto non facciano i carcerati (secondo le normative inglesi, almeno un’ora al giorno).

Il sondaggio rivela inoltre che un quinto dei bambini non gioca mai fuori di casa, nel giardino o nei parchi e che uno su nove non ha messo piedi in un parco, in un bosco, in una spiaggia o in qualsiasi altro ambiente naturale da almeno un anno.

Sembra che le cause principali siano la mancanza di spazi verdi, le paure dei genitori e il diffondersi delle nuove tecnologie.

In Inghilterra e nelle grandi città probabilmente la situazione comincia a diventare drammatica, ma è forse proprio questo il momento migliore per agire. Per esempio il ministro per l’ambiente inglese Liz Truss ha annunciato che ogni bambino, tramite la scuola, avrà la possibilità di visitare un parco nazionale e scoprire la gioia e la bellezza dello stare nella natura. Il ministro Truss afferma: “I nostri bambini devo scalare alberi, non muri”.

Purtroppo però sono sicura che il fenomeno non sia limitato alle grandi città: genitori sempre più impegnati, bambini che preferiscono la play station al parco, domeniche passate a guardare la tv…capita a Milano come a Trento.

Andiamo controcorrente e usciamo! Con l’arrivo della bella stagione portiamo i nostri bambini a fare delle passeggiate, a visitare parchi naturali, malghe e rifugi, portiamoli a Gardaland (è pur sempre un grande parco all’aperto) e ricordiamoci che stare all’aria aperta fa bene ai nostri figli, ma fa bene anche, e soprattutto, a NOI!


sabato 12 marzo 2016

Cosa pensa un nuotatore mentre si mette il costume?

Come preparatore mentale lavoro molto sulla consapevolezza dei propri pensieri. Questo è il primo passo per conoscerli e, successivamente, per renderli costruttivi e utili alla nostra prestazione.

Ho trovato questo divertentissimo articolo in cui Courtney Bartholomew, una nuotatrice statunitense descrive i pensieri che passano per la testa ad un nuotatore quando si deve mettere il costume da gara. Per chi non lo sapesse i costumi moderni sono ultracomprimenti e a vederli sembrano di molte taglie in meno.

Ecco i suoi pensieri:

1.  Yeee…sono arrivati i nuovi costumi
2.  Inizi a sognare il tuo miglior tempo e a come starai nel nuovo costume
3.  Apri la scatola, tiri fuori il costume: “Wow, sembra più piccolo di come lo ricordavo”
4.  “Mi domando se i miei piedoni passeranno del buco delle gambe”
5.  “Forse dovevo provare il costume prima della gara?”
6.  “No, non voglio assolutamente strizzare il mio corpo in quel costume prima del tempo”
7.  “Se provo il costume adesso…forse si allarga un po’ prima di nuotare”
8.  Fissi il costume per 10 minuti
9.  Ficchi il primo piede nel buco della gamba
10.    Ficchi il secondo piedi nel buco dell’altra gamba
11.    “Wow, pensavo peggio!”
12.    Cominci a tirare il costume sopra le caviglie
13.    “Lo metto proprio adesso il costume?”
14.    “Le mie gambe sembrano delle salcicce che escono dalla loro    buccia”
15.    “È sudore o sto piangendo?”
16.    “Da quanto tempo sto provando a mettere questo costume?”
17.    “Ho bisogno di sedermi un attimo”
18.    “Non so per quanto potrò fare tutto questo”
19.    “Avevo proprio bisogno di mangiare quei due biscotti 2 settimane fa?”
20.    “Se muoio mettendo il costume, qualcuno troverà il mio corpo?”
21.    “Se mi cospargo di vaselina sarà più semplice?”
22.    “Spero proprio di non dover andare al bagno dopo che ho messo il costume”
23.    “Perché non ho scelto un altro sport?”
24.    “Si è strappato?”
25.    “Ah no, era solo il rumore del costume che schiaffeggiava la mia pelle”
26.    “Sono così felice che non si sia strappato, non avrei potuto mettermene un altro adesso”
27.    “L’altro giorno mi sembrava di essere in forma, ma questo costume mi sta dicendo il contrario!
28.    “Yeee…finalmente è sopra i fianchi”
29.    “Ho bisogno di aiuto per mettere le spalline”
30.    “Le mie spalle da nuotatore sono troppo grandi per questo costume”
31.    “Finalmente ho indosso il costume”
32.    “Nuoterò velocissima con questo costume!”
33.    “Ci ho messo solo 30 minuti per metterlo”
34.    “Potrebbe essere un record
35.    “Adesso devo togliere il costume..”
36.    “Non voglio farlo di nuovo”
37.    Togli il costume

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