mercoledì 9 luglio 2014

I rituali nello sport

Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore…Ci vogliono i riti. Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”.*

Così diceva la volpe al piccolo principe. "Ci vogliono i riti", i rituali, quelle azioni e quei pensieri che ci preparano ad un circostanza, che ci rendono pronti per quella situazione.

Nello sport con il termine rituale si intendono tutti quei comportamenti che aiutano a portare l'attenzione al momento presente: che sia in allenamento, in gara o sul match point, quel particolare gesto porta a concentrarsi su quello che si sta facendo o che si sta per affrontare.  

Può essere preparare la borsa in un dato modo o fare quel particolare movimento in quel determinato istante, il rituale è comunque un comportamento fondamentale nello sport. Aiuta a restringere il campo di attenzione ed a concentrarsi, ed è un modo per far capire alla mente e al corpo ciò che sta per succedere, in modo tale che essi possano rispondere in maniera adeguata. Attraverso il rituale l'atleta dice a se stesso: "Sono pronto".

Non si tratta, però, di scaramanzia, il rituale è un gesto che sfrutta le nostre capacità di condizionamento: come i cani di Pavlov al suono del campanello erano pronti a mangiare, anche l'atleta dopo il suo rituale è pronto per la gara, fisicamente e psicologicamente.


*tratto dal libro “Il piccolo principe” di A. de Saint-Exupéry

Immagine da Google immagini

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