Secondo uno studio
inglese il tempo che i bimbi passano all’aria aperta negli ultimi anni si è
ridotto drasticamente, tanto da
poter sostenere che il 74% dei bambini
dai 5 ai 12 anni passa meno tempo
all’aria aperta di quanto non facciano i carcerati
(secondo le normative inglesi, almeno un’ora al giorno).
Il sondaggio rivela inoltre che un quinto dei bambini non gioca
mai fuori di casa, nel giardino o nei parchi e che uno su nove non ha messo piedi in un parco, in un bosco, in
una spiaggia o in qualsiasi altro
ambiente naturale da almeno un anno.
Sembra che le cause principali siano la mancanza di spazi verdi, le paure dei genitori e il diffondersi
delle nuove tecnologie.
In Inghilterra
e nelle grandi città probabilmente
la situazione comincia a diventare drammatica,
ma è forse proprio questo il momento migliore per agire. Per esempio il ministro per l’ambiente inglese Liz Truss ha annunciato che ogni
bambino, tramite la scuola, avrà la possibilità di visitare un parco nazionale e scoprire la gioia e la bellezza dello
stare nella natura. Il ministro
Truss afferma: “I nostri bambini devo scalare alberi, non muri”.
Purtroppo però sono sicura che il fenomeno non sia limitato alle grandi città:
genitori sempre più impegnati,
bambini che preferiscono la play station
al parco, domeniche passate a guardare la tv…capita
a Milano come a Trento.
Andiamo controcorrente e usciamo! Con l’arrivo della bella stagione portiamo i nostri
bambini a fare delle passeggiate, a
visitare parchi naturali, malghe e rifugi, portiamoli a Gardaland (è pur sempre un grande parco
all’aperto) e ricordiamoci che stare all’aria aperta fa bene ai nostri figli,
ma fa bene anche, e soprattutto, a NOI!