martedì 13 gennaio 2015

Essere una squadra...nel bene e nel male!

Sabato sera ho assistito ad una partita di pallavolo femminile (serie D) e, fin da subito, mi è balzato agli occhi un atteggiamento particolare da parte di entrambe le squadre: si riunivano sempre a centro campo per un “abbraccio” dopo aver messo a segno un punto, ma raramente succedeva quando il punto era subito.
Questo gesto mi ha trasmesso una strana sensazione: il punto realizzato lo è grazie alla collaborazione di tutte e sei le giocatrici in campo, mentre, in caso di errore, la colpa ricade solo su una o due persone, che si scambiano timidamente un segno di scuse.
Essere una squadra significa esserlo sempre, in ogni momento della gara e indipendentemente dal punteggio e dal risultato. Inoltre, nel caso specifico della pallavolo, ma anche in tutti gli altri sport in cui questo è possibile, riunirsi al centro del campo alla fine di un’azione, ha due significati simbolici molto importanti:
1. Valorizzare l’intero team dopo una buona giocata, ma anche sostenerlo in caso di errore, far sentire che la squadra c’è, che il gioco è possibile solo grazie al contributo si ciascun giocatore in campo;
2. Porre finequell'azione per essere pronti alla prossima, un po’ come “mettere un punto e andare a capo” fra una giocata e la successiva, in modo da essere completamente concentrati sul presente.
Foto: da Google immagini

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