Nell'articolo della settimana scorsa abbiamo parlato di come si può trasformare un
insieme di persone in una squadra
e abbiamo visto come la coesione
sia l'ingrediente alla base di questa trasformazione e quali sono
alcune indicazioni per crearla
o aumentarla
all'interno di un gruppo.
È
utile per l'allenatore,
che insieme all'intero staff tecnico si trova ad aver a che fare con
questo passaggio, conoscere le due
dimensioni
del concetto di coesione:
- la coesione sociale, che riguarda il grado in cui i membri della squadra vanno d’accordo e si trovano bene fra di loro, e include processi associati allo sviluppo e al mantenimento di un buon clima all’interno della squadra. I momenti passati nello spogliatoio sono importantissimi per lo sviluppo di questa dimensione: da qui la scelta di alcune società di impedire ai genitori di entrarvi;
- la coesione sul compito, legata al grado in cui i membri di un gruppo lavorano insieme e in maniera coordinata per raggiungere obiettivi comuni. Risulta indispensabile, quindi, definire chiaramente il ruolo di ciascun atleta, in modo tale che ognuno, all’interno della squadra, possa percepire l’importanza del suo lavoro e del suo contributo.
Ciascun
atleta, all'interno di un team, è come il singolo ingranaggio di una
macchina, solo se “incastrato” adeguatamente permette al
dispositivo-squadra di funzionare in
maniera perfetta.
Un giusto livello di coesione porta ad una maggiore
soddisfazione
e ad un innalzamento della motivazione
dell'atleta,
che sarà quindi invogliato a dare il meglio di sé.
Immagine da Google immagini
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