martedì 13 maggio 2014

Dividiamo la coesione per unire la squadra

Nell'articolo della settimana scorsa abbiamo parlato di come si può trasformare un insieme di persone in una squadra e abbiamo visto come la coesione sia l'ingrediente alla base di questa trasformazione e quali sono alcune indicazioni per crearla o aumentarla all'interno di un gruppo.
È utile per l'allenatore, che insieme all'intero staff tecnico si trova ad aver a che fare con questo passaggio, conoscere le due dimensioni del concetto di coesione:
  • la coesione sociale, che riguarda il grado in cui i membri della squadra vanno d’accordo e si trovano bene fra di loro, e include processi associati allo sviluppo e al mantenimento di un buon clima all’interno della squadra. I momenti passati nello spogliatoio sono importantissimi per lo sviluppo di questa dimensione: da qui la scelta di alcune società di impedire ai genitori di entrarvi;
  • la coesione sul compito, legata al grado in cui i membri di un gruppo lavorano insieme e in maniera coordinata per raggiungere obiettivi comuni. Risulta indispensabile, quindi, definire chiaramente il ruolo di ciascun atleta, in modo tale che ognuno, all’interno della squadra, possa percepire l’importanza del suo lavoro e del suo contributo.

Ciascun atleta, all'interno di un team, è come il singolo ingranaggio di una macchina, solo se “incastrato” adeguatamente permette al dispositivo-squadra di funzionare in maniera perfetta. Un giusto livello di coesione porta ad una maggiore soddisfazione e ad un innalzamento della motivazione dell'atleta, che sarà quindi invogliato a dare il meglio di sé.

Immagine da Google immagini

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