martedì 6 maggio 2014

Da gruppo a squadra: qualche indicazione utile

Il gruppo è un insieme di soggetti che si trovano nello stesso momento in uno stesso luogo e che possono avere una determinata finalità (per esempio un gruppo di turisti che visitano il Duomo di Milano alle 11 di mattina). Si definisce squadra, invece, un insieme di persone, le quali hanno un obiettivo comune ben definito e interagiscono reciprocamente, definendo ruoli e responsabilità, allo scopo di raggiungere tale obiettivo.

Uno dei compiti dell'allenatore è quello di prendere un insieme di persone (che spesso non si conoscono o si conoscono poco) e farne una squadra. Questo passaggio da gruppo a team non è così scontato e i fattori che entrano in campo sono molteplici: il numero di persone che ne fanno parte, la loro personalità, il loro carattere, una buona intesa all’interno dello staff tecnico, il “momento spogliatoio” etc.

Per facilitare la creazione di una squadra è quindi importante:
  • avere un obiettivo comune: cosicché tutti possano andare verso la stessa meta;
  • definire ruoli chiari e precisi: ognuno deve avere un ruolo all'interno della squadra, il quale si intreccia sinergicamente con quello dei compagni;
  • riconoscere l'importanza di tutti i componenti della squadra e della società e rispettare il loro lavoro;
  • conoscere il regolamento: ogni società ha le proprie regole ed è bene che i giocatori, lo staff ed eventualmente i genitori (se si tratta di atleti piccoli) le conoscano e le approvino;
  • sviluppare un forte senso di appartenenza, in modo da creare un'identità collettiva.
Tutto questo si può riassumere in una sola parola: coesione, ovvero l'ingrediente che permette ad un insieme di individui di diventare un team.
Affronteremo più approfonditamente il tema della coesione nel prossimo articolo.
Immagine da Google immagini

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