Il
gruppo è un insieme di soggetti che si trovano nello stesso
momento in uno stesso luogo e che possono avere una determinata
finalità (per esempio un gruppo di turisti che visitano il Duomo di
Milano alle 11 di mattina). Si definisce squadra, invece, un
insieme di persone, le quali hanno un obiettivo comune ben definito e
interagiscono reciprocamente, definendo ruoli e responsabilità, allo
scopo di raggiungere tale obiettivo.
Uno
dei compiti dell'allenatore è quello di prendere un
insieme di persone (che spesso non si conoscono o si conoscono poco)
e farne una squadra. Questo passaggio da gruppo a team non è così
scontato e i fattori che entrano in campo sono molteplici: il
numero di persone che ne fanno parte, la loro personalità, il loro
carattere, una buona intesa all’interno dello staff tecnico, il
“momento spogliatoio” etc.
Per
facilitare la creazione di una squadra è quindi
importante:
- avere un obiettivo comune: cosicché tutti possano andare verso la stessa meta;
- definire ruoli chiari e precisi: ognuno deve avere un ruolo all'interno della squadra, il quale si intreccia sinergicamente con quello dei compagni;
- riconoscere l'importanza di tutti i componenti della squadra e della società e rispettare il loro lavoro;
- conoscere il regolamento: ogni società ha le proprie regole ed è bene che i giocatori, lo staff ed eventualmente i genitori (se si tratta di atleti piccoli) le conoscano e le approvino;
- sviluppare un forte senso di appartenenza, in modo da creare un'identità collettiva.
Tutto
questo si può riassumere in una sola parola: coesione, ovvero
l'ingrediente che permette ad un insieme di individui di diventare un
team.
Affronteremo
più approfonditamente il tema della coesione nel prossimo articolo.
Immagine da Google immagini
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