A cura della Dott.ssa Chiara Della Casa
Quando
sentiamo parlare di Ippoterapia generalmente non sappiamo bene di cosa
si tratta, ne abbiamo un’immagine forse suggestiva, ma poco definita. Questo è un bel problema per chi sceglie di iscrivere
il proprio figlio a un’attività di sostegno
terapeutico attraverso l’uso del cavallo.
Nella
confusione proliferano “proposte’’ spesso poco adeguate e poco professionali, a volte anche potenzialmente pericolose, che fanno perdere tempo e
soldi. Un’attività equestre aperta alle persone con difficoltà, se fatta con le
dovute cautele e da istruttori qualificati, può essere un’esperienza positiva, ma non basta per
parlare di terapia!
È importante sapere che queste
attività, per essere beneficiali,
non possono essere attuate in modo generico.
L’approccio semplicistico, per cui si ritiene che l’animale o la
relazione con lui faccia bene in quanto tale, è scorretto e rischia di compromettere le potenzialità applicative
della relazione stessa con l’animale, a volte dando luogo a effetti addirittura
negativi per il cliente.
In particolare, per poter essere
definito terapeutico un percorso di relazione
uomo-animale deve essere un percorso strutturato,
tarato specificamente sui bisogni della
persona a cui si rivolge, proposto e messo in atto da professionisti della salute (medici, psicologi, fisioterapisti…) competenti per questo tipo specifico di
attività e teso a facilitare un percorso di miglioramento delle condizioni di salute.
Come scegliere?
Ecco un piccolo aiuto per fare una scelta più consapevole.
Verifica se:
- al primo contatto vengono fatte domande sul futuro praticante (patologia, età, obiettivi della famiglia…);
- vengono proposti uno o più incontri
preliminari e/o un periodo introduttivo di conoscenza per formulare un progetto personale di intervento;
- sono richiesti certificato
medico e copertura antitetanica ed eventuale documentazione
anamnestico-sanitaria;
- ci sono obiettivi prefissati da monitorare regolarmente, magari con
apposite schede di valutazione;
- titoli e competenze di chi propone l’attività equestre;
- c’è un regolamento di servizio
nel quale sono dichiarati termini, modalità e tempi nella gestione degli
interventi;
- è proposta una copertura
assicurativa anti-infortuni.
Questi pochi punti, pur non
essendo esaustivi, possono fare la differenza tra chi propone un percorso professionale e chi ti vende
attività generiche, improvvisate e a volte anche non supportate da personale
qualificato.
Quindi valuta bene cosa ti viene offerto e da chi ti viene proposto, ora che ne sai di più, pretendi professionalità e competenza.
Dott.ssa
Chiara Della Casa
Psicologa,
Ippoterapia e Attività di Supporto
Psicologico attraverso la relazione con gli
animali
Tel. 3317863587 - Mail: chiara.dellacasa@libero.it
BIBLIOGRAFIA
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=207&area=cani&menu=pet
http://www.salute.gov.it/imgs/c_17_paginearee_225_listafile_itemname_0_file
Foto: Google immagini
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