"Ho pensato, me ne mancano solo quattro e ho vinto
le Olimpiadi. Ed ho sbagliato, perché dovevo pensare ad una stoccata alla
volta."
Sono queste le parole di Rossella Fiamingo alla fine della sua gara, conclusa comunque con
un meraviglioso e dignitosissimo argento
olimpico.
In un percorso di allenamento
mentale si punta molto a far apprendere agli atleti l’importanza di essere
e stare sul momento presente, nel qui e ora della gara o dell’allenamento.
Mente e corpo, lo sappiamo, si
influenzano a vicenda e, in determinati momenti, è necessario che parlino lo stesso linguaggio, che siano entrambi
sincronizzati su un’unica dimensione temporale, quella, appunto, del presente.
Individuare ed allenare gli stili attentivi e la concentrazione,
di cui ho parlato nell’ultimo articolo, è il punto di partenza per imparare a
vivere il presente in maniera vigile
e consapevole, evitando che la mente
si perda in giudizi, interpretazioni o pensieri sul futuro (come nel caso di
Rossella) che la portano lontano dal
momento presente.
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