martedì 15 settembre 2015

Analisi di una partita che ha dell'incredibile

Alzi la mano chi lo scorso week end non si è sentito orgoglioso di essere italiano! Basket, ginnastica ritmica, ciclismo, tennis…in Italia abbiamo un sacco di problemi, ma lo sport è capace di darci ancora grandi soddisfazioni.

Due italiane in finale agli US Open, direi una cosa più unica che rara, come si suol dire. Ma l’ultima partita è quasi passata in secondo piano, perché il match che tutti ricorderanno sarà quello di Roberta Vinci e Serena Williams.

Penso che se la psicologia dello sport fosse una partita, sarebbe proprio quella semifinale. Giocata più di testa che di fisico. E ce lo conferma Roberta nelle numerose interviste che sono seguite alla mitica impresa. Gli scommettitori la davano 300 a 1 e lei dice sorridendo: “Spero di aver arricchito qualcuno che ha creduto in me”.

Ma la prima ad aver fiducia in se stessa è stata proprio lei, ha portato in campo tutta la sua forza mentale, è entrata in stato di flow e ha raggiunto la sua peak performance. Dopo la partita le sue parole sono queste: “Dentro di me mi dicevo: pensa a buttare la pallina dall’altra parte. Prova a buttarle tutte, e non pensare che dall’altro lato del campo c’è Serena. E corri. Hai presente? Butta la palla di là e corri, non fermarti a pensare. E così ho vinto”.

Anche se il dialogo interno, a mio parere, può essere migliorato, il suo obiettivo era quello di giocare al meglio il match, dare tutto quello che poteva, non risparmiarsi; al contrario della sua avversaria, che forse ha dato un po’ troppo per scontato il risultato, è riuscita a concentrarsi su di sé, consapevole delle sue capacità e anche dei suoi punti deboli.

Nonostante il primo set perso è riuscita a rimanere focalizzata e ha preso forza dal nervosismo di Serena, che, come noto, fatica a gestire la rabbia e la frustrazione.

Riassumendo:

-    Obiettivi di prestazione prima di quelli di risultato
-    Ottima gestione dell’ansia e del nervosismo: “In queste partite conta moltissimo il controllo. Sono stata brava a non demoralizzarmi in determinati momenti.” 
-    Focus interno e alti livelli di concentrazione: “Ho perso il primo set, ma sono rimasta agganciata in ogni punto.”
-    Attenzione al presente: ”Mi ripetevo di non pensare a niente e di continuare a giocare punto per punto, come fosse una partita come un'altra.”
-    Divertimento: “Mi dicevo anche stai calma, sii felice, prenditi tutte le emozioni positive del caso e vai avanti.”

Grande Roberta e grandissimi tutti gli sportivi che stanno regalando emozioni all’Italia!



Foto: Gazzetta dello sport, Federazione Ginnastica d'Italia

2 commenti:

  1. Assolutamente in linea su tutti i fronti! La mente è fondamentale per gestire qualunque sfida, personale, sportiva e lavorativa!

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    1. Le sfide nello sport sono le sfide nella vita e viceversa! Mente e corpo non possono essere separati, il trucco è imparare a farli andare d'accordo!
      Grazie per il commento
      Paola

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